Nella confusione totale Aristide vuole tornare

di Alessandro Grandi

L'ex presidente Jean-Bertrand Aristide

PORT AU PRINCE – A volte la storia si ripete, come si appresta a fare ad Haiti. Qualche giorno fa l’ex sanguinario dittatore Jean Claude Duvalier, figlio dell’altrettanto sanguinario «Papa Doc» Duvalier, è rientrato nell’isola. Oggi anche Jean-Bertrand Aristide vuole ritornare ad Haiti.

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Haiti, a un anno dal sisma la ricostruzione non è mai iniziata

di Roberto Codazzi

PORTO PRINCIPE – Ad oggi il colera ha ucciso 3.340 persone e infettato altre 150 mila. Molti stati, tra cui l’Italia, hanno promesso aiuti che poi non mai hanno inviato

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Port au Prince a un mese dal terremoto

di Fabrizio Lorusso

PORT AU PRINCE – Continua la tragedia. Fra poco comincerà la stagione delle piogge e ancora la gente sta per la strada, spesso senza neanche una tenda. Dei donativi degli statunitensi il 3% viene regalato arbitrariamente alla missione militare, i cittadini avallano quest’azione o ne sono all’oscuro?

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Le “buone intenzioni” dei ladri di bambini protestanti

di Gennaro Carotenuto

PORT AU PRINCE – Lascia una volta di più gelati la frivolezza criminale con la quale molte chiese protestanti credono o fingono di credere di aiutare il sud del mondo e l’America latina in particolare pretendendo di poter cancellare l’identità e il libero arbitrio delle persone e dei popoli.

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Come adottare a distanza un bimbo haitiano

CARACAS – Tanti bambini orfani e feriti. Questo ha lasciato il terremoto ad Haiti. Ma dal Venezuela c’è chi si adopera per dare una mano. L’associazione Icaro, diretta dal sacerdote italiano padre Leonardo, coordina l’“apadrinaje” dei piccoli feriti che si trovano nel centro di assistenza di Jimaní.

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Chiedono la fine della presenza Onu ad Haiti: è un’occupazione

La MINUSTAH ha represso la manifestazione dei lavoratori haitiani che richiedevano uno stipendio di 200 gourdes, ossia 5 dollari
La MINUSTAH ha represso la manifestazione dei lavoratori haitiani che richiedevano uno stipendio di 200 gourdes, ossia 5 dollari

La Commissione internazionale d’indagine sulla situazione di Haiti ha chiesto il ritiro immediato delle truppe della Minustah presenti sul suolo haitiano. Ogni giorno la presenza delle forze delle Nazioni Unite rappresenta, infatti, un affronto alla sovranità popolare del paese. La Commissione ha richiesto inoltre l’annullamento del debito estero che ingiustamente Haiti continua a pagare dalla dichiarazione dell’indipendenza. E fa appello alle organizzazioni dei diritti umani, sociali e dei lavoratori a mobilitarsi a favore della liberazione di Haiti dalla forza multinazionale. Il costo della Minustah corrisponde a circa un terzo del budget del paese intero. Il 15 ottobre è la data del rinnovo della Missione.

 

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