Minacce agli indios, la firma è delle Auc

BOGOTÀ – Nonostante il governo abbia insistito per far credere che il famigerato e spietato gruppo paramilitare Auc fosse smobilitato, 36 leader indigeni denunciano di aver ricevuto minacce di morte proprio dalle Autodefensas.

Circa 36 leader della popolazione indigena Misak, del sudest della Colombia, hanno denunciato l’altro ieri di aver ricevuto minacce scritte da parte del gruppo paramilitare Autodifese unite della Colombia che li avvertivano di essere fra i loro obiettivi militari in quanto nemici.

Le Auc sono un’organizzazione illegale paramilitare di estrema destra operante in Colombia dal 1997, con l’obiettivo di riunire i più disparati gruppi armati che giò esistevano e che erano al servizio del potere: dai narcotrafficanti al potere costituito. Da sempre infatti eseguono il ‘lavoro sporco’ per l’esercito, combattento sia contro la guerriglia, Farc ed Eln, sia contro la popolazione civile: basta la scusa di essere anche solo simpatizzanti per la guerriglia e i paracos attaccano. Dietro grandi interessi economici legati a terre fertilissime o ricche di minerali o logisticamente importante, tutte da sgomberare. Per farlo minacce e stragi. Risultato: sfollamenti forzati e 4 milioni di desplazados interni in Colombia. Ma la cosa che suona strana, adesso, in questa minaccia agli indigeni che solo qualche anno fa era barbara normalità, è propria la firma: le Auc in teoria sono date come tramontate per merito della legge Giustizia e pace, voluta dal presidente uscente Alvaro Uribe. Smobilitate, così vengono definite dal governo. E vederle ora nero su bianco fa pensare che coloro che insinuavano che quella legge fosse soltanto una montatura per far uscire impuniti uomini macchiatisi di crimini immani, fossero pensatori arguti e perspicaci.
Anche questa volta, dietro alle minacce a Misak c’è l’ordine che abbandonino le loro preziose terre.

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